Kartell: icona di stile

Da 70 anni sinonimo di eleganza e raffinatezza, l’azienda Kartell affonda le proprie radici a Milano con la produzione di oggetti in plastica – inizialmente per uso domestico.
Una crescita esponenziale e continua che nel 1972, porta Kartell al Museum of Modern Art di New York consacrandola azienda leader nel design Made in Italy.
Successivamente iniziano le collaborazioni con designer ed architetti innovativi e geniali, come Philippe Starck, Piero Lissoni, Ferruccio Laviani e tanti altri nomi che hanno scritto la storia del design italiano.
Da questa collaborazione nascono prodotti che ben presto diventeranno icone senza tempo, come le lampade Bourgie e Kabuki, la sedia Louis Ghost e Masters e gli intramontabili Componibili.
Un nuovo concetto di design che ben armonizza materiali innovativi a forme e linee classiche, creando un piacevole contrasto che rende ogni prodotto Kartell subito riconoscibile.
Uno stile unico ed inimitabile che fa di Kartell un’azienda capace di produrre delle vere e proprie opere d’arte.

Kartell negli anni

L’azienda Kartell viene fondata da Giulio Castelli nel 1949 a Noviglio, nella città metropolitana di Milano; il primo prodotto storico di questa azienda è stato un portasci da posizionare sopra il tettuccio delle auto. Un prodotto semplice ma che nella sua essenzialità nascondeva un punto centrale che sarà poi la base della maggior parte dei prodotti Kartell: l’UNIVERSALITÀ. Grazie alle sue cinghie regolabili infatti poteva essere facilmente adattato a qualsiasi tipo di automobile. Un’idea tanto semplice quanto geniale che riscosse enorme successo e che fece conoscere il marchio Kartell in tutta Italia. Successivamente l’azienda si dedico’ allo studio della plastica in chiave domestica, lanciando sul mercato numerosi recipienti ed utensili da cucina che, per la loro praticità e durevolezza, entrarono con facilità in moltissime case italiane.

L’importante svolta verso il design che l’azienda conobbe intorno agli anni 70 è dovuta principalmente alla moglie di Castelli: Anna Castelli Ferrieri.
Donna carismatica ed emancipata, alla Ferrieri dobbiamo l’importatissima creazione dei famosi Componibili, uno dei prodotti più storici dell’azienda. Dal design semplice e lineare, i Componibili racchiudono in pieno l’idea della universalità dei prodotti Kartell; Anna Castelli Ferrieri infatti volle creare un “mobiletto” leggero, facile da spostare ed adattabile a tantissime situazioni (comodino, mobile bagno, tavolino da salotto). Un’idea geniale maturata da un pensiero lungimirante della stessa Ferrieri: “nelle case del futuro ci saranno sempre meno muri”, ipotizzando così l’attuale open space.I componibili kartell bio

Un design funzionale e semplice che riscosse fin dai primi anni un enorme successo.

Nel 1988 L’azienda passa al genero di Castelli, Claudio Luti. Un passaggio fondamentale per l’entrata di Kartell nel mondo del design. Luti infatti ha lavorato per più di 10 anni per Gianni Versace e riversa tutta la propria esperienza nel campo della moda sulla produzione di oggetti raffinati ed innovativi. Da lì a pochi anni infatti inizieranno le collaborazioni con i design più famosi di quegli anni; tra i tanti spicca il nome di Philippe Starck che porter‡à alla realizzazione di prodotti diventati ormai icone nel mondo del design.
Nel 1999 è lo stesso Starck a realizzare la prima sedia in plicarbonato trasparente: La Marie. Un materiale che presto diventerà punto distintivo di tutta la produzione.

Nonostate Kartell sia per eccellenza l’azienda che più di altre ha utilizzato ed utilizza la plastica, pone molta attenzione all’ambiente ed all’ecosostenibilità delle materie utilizzate. Nel 2017 infatti Kartell acquisisce una quota dell’azienda Bio-on, specializzata nella ricerca e nella produzione di oggetti biodegradabii al 100%.

Un’altra grande intuizione che rende Kartell un’azienda sempre attuale ed al passo con i tempi.